In an increasingly fluid and agile world, the plans that determine the future of a company must also change. The business plan of the future has been developed in the United States: short, concise and easy to put into practice. Traditional templates, often composed of at least 50 pages today more than ever appear excessive and out of place.
A recent study of more than 10,000 companies in the Usa confirmed that a business plan prepared in the best way increases the chances of success by at least 30 percent. The secret is therefore to draw up a dynamic and short one, able to change easily to adapt to the needs of customers.
In order for the plan to be actually useful in practice, it must be designed so that it is easy for the team to both consult it and update it if necessary.
One of the models most used by young startups is the so-called “lean canvasâ€, which over time is replacing traditional business plans. The system was designed by Ash Maurya and is designed to contain all the necessary information in a single sheet of A4 paper, easy to share and edit. The document contains various sections designed to summarize in a few steps the most important aspects of your business idea:
- Problem: definitely the most important part. Understanding the customer’s problem in depth allows you to build a viable solution from a commercial point of view.
- Solution: it changes depending on the problem, but allows the startup to adapt to the needs of its target market.
- Key metrics: the data to consider when creating a product is always a lot and you risk losing focus on the really essential ones.
- Unique value proposition: the traditional business plan involves the need to write more value propositions to offer to the customer. The new standard consists, instead, of using a single sentence to identify the real benefits of the new product. So that all attention is focused on what really matters.
- Unfair advantage: the identification of the reason why it will be that specific startup to succeed.
- Channels: fundamental at this point is to describe how you intend to capture the customer’s attention and how you believe you can achieve it.
- Customer segments: at this point you have to ask yourself who your ideal customer is. The answer lies in identifying a specific problem and trying to solve it. By centering the target it is possible to imagine in reality your own business idea.
- Cost structure: it is also necessary to specify the various cost centres, bearing in mind which ones will have the greatest impact on the enterprise.
- Revenue streams: it is the last key question to ask yourself: how to earn from the enterprise in embryo? Solving this question is essential to turning a theoretical idea into reality.
Here is an example of the “lean canvas ” templateâ€:
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In un mondo sempre più fluido e agile anche i piani che determinano il futuro di un’azienda devono cambiare. Il business plan del futuro è stato messo a punto negli Stati Uniti: breve, conciso e facile da mettere in pratica. I modelli tradizionali, spesso composti da almeno 50 pagine oggi più che mai appaiono eccessivi e fuori luogo.
Un recente studio condotto negli Usa su oltre 10mila aziende ha confermato che un piano aziendale predisposto nel migliore dei modi accresce le possibilità di successo di almeno il 30 per cento. Il segreto è dunque redigerne uno dinamico e breve, in grado di cambiare facilmente per adattarsi alle esigenze dei clienti.
Affinché il piano sia effettivamente utile nella pratica, deve essere progettato in modo che per il team sia facile sia consultarlo sia aggiornarlo in caso di necessità .Â
Uno dei modelli più utilizzati dalle giovani startup è il cosiddetto “lean canvasâ€, che con il tempo sta sostituendo i tradizionali business plan. Il sistema è stato ideato dall’imprenditore Ash Maurya ed è progettato per contenere tutte le informazioni necessarie in un unico foglio di carta A4, facile da condividere e modificare. Il documento contiene varie sezioni progettate per riassumere in pochi passi gli aspetti più importanti della propria idea di business:
- Problema:sicuramente la parte più importante. Capire il problema del cliente in profondità permette di costruire una soluzione valida dal punto di vista commerciale.
- Soluzione:essa cambia in funzione del problema, ma permette di adeguare la startup alle esigenze del suo mercato di riferimento.
- Metriche chiave:Â i dati da tenere in considerazione quando si crea un prodotto sono sempre molti e si rischia di perdere il focus su quelli davvero essenziali.
- Proposta di valore unica:il business plan tradizionale comporta la necessità di scrivere più proposte di valore da offrire al cliente. Il nuovo standard consiste, invece, nell’utilizzare una sola frase per identificare i reali benefici del nuovo prodotto. In modo che tutta l’attenzione sia concentrata su ciò che veramente conta.
- Vantaggio competitivo:l’identificazione del motivo per il quale sarà proprio quella specifica startup ad avere successo.
- Canali:fondamentale a questo punto è descrivere come si intende catturare l’attenzione del cliente e come si ritiene di poterlo raggiunge.
- Segmenti di clientela: a questo punto occorre chiedersi chi sia il proprio cliente ideale. La risposta sta nell’identificare uno specifico problema e nel cercare di risolverlo. Centrando il target è possibile immaginare nella realtà la propria idea di business.
- Struttura dei costi:occorre specificare anche i vari centri di costo tenendo a mente quali sono quelli che incideranno di più sull’impresa.
- Flussi di entrate:è l’ultima domanda chiave da rivolgere a se stessi: come guadagnare dall’impresa in embrione? Risolvere questo quesito è essenziale per trasformare un’idea teorica in realtà .
Al centro dell’articolo un esempio del modello “lean canvasâ€.